Il Dipartimento di Scienze umane e sociali dell’Università del Salento ha sottoscritto una convenzione con la ASL Lecce per il supporto al progetto europeo “AURORA@COVID19-EU: articulating a unified response to the Covid-19 outbreak. Reconstruction after loss in Europe”. Il progetto, che vede lavorare UniSalento in rete con l’Università portoghese di Maia, l’Ospedale portoghese di San Jao, l’Università spagnola di Comillas e il Danish National Grief Center, prevede la costruzione di linee guida e attività formative rivolte al personale sanitario e socio-sanitario per la promozione di competenze relative all’accoglienza, alla gestione della relazione e al supporto di pazienti in fine vita e ai famigliari, anche aggiornando conoscenze e pratiche sulla base dell’emergenza pandemica e del suo impatto sulla salute psicofisica di chi si è confrontato con un’esperienza di lutto.
«Recenti ricerche scientifiche hanno evidenziato che subire un lutto durante lo scenario pandemico – con l’impossibilità, spesso, di stare accanto al proprio caro nel fine vita e la riduzione del supporto sociale, a causa delle misure di distanziamento – ha favorito reazioni complicate al lutto», spiega la professoressa Claudia Venuleo, responsabile scientifica del progetto, «Costruire competenze di supporto ai pazienti in fine vita e ai famigliari è oggi più che mai un imperativo etico e di salute pubblica».
La ASL Lecce si è impegnata a supportare il progetto sostenendo la disseminazione dell’indagine creata per raccogliere, presso il personale socio-sanitario, esperienze, rappresentazioni e bisogni formativi sul tema del supporto ai pazienti in fine vita e ai famigliari in lutto, e promuovendo e accreditando le azioni formative rivolte al personale.
«Abbiamo aderito con convinzione al progetto europeo AURORA@COVID19-EU e abbiamo chiesto ai nostri operatori sanitari e socio sanitari di compilare il questionario – principale strumento della ricerca – volto all’analisi dell’esperienza e dei bisogni formativi sui temi dell’accoglienza, dell’accompagnamento nel fine vita e del supporto al lutto», dichiara il Commissario straordinario di ASL Lecce Stefano Rossi, «Siamo convinti che l’umanizzazione dei servizi sia architrave della sanità, anche per questa ragione auspichiamo, partecipando attivamente a questa importante ricerca, di migliorarli nel solco dell’accoglienza, della qualità delle cure e del rapporto empatico con pazienti e famigliari».
«L’accordo rinnova la collaborazione virtuosa mondo della ricerca e mondo dei servizi», dice il Direttore del Dipartimento di Scienze umane e sociali Mariano Longo, «su un tema di particolare rilevanza quale la relazione e la comunicazione con i pazienti e con i famigliari, in ogni fase dell’ospedalizzazione e in ogni fase del processo di cura».
«Con questo accordo aggiungiamo un ulteriore tassello alla sempre più ampia collaborazione con la ASL Lecce», conclude il Rettore Fabio Pollice, «nel contesto del nostro progetto di creare a UniSalento un hub formativo e di ricerca sulla salute. Pensiamo allo sviluppo territoriale a partire dal benessere della collettività: significativo, dunque, l’utilizzo delle competenze accademiche a vantaggio di quelle sanitarie e socio-sanitarie nel progetto internazionale “Aurora”, focalizzato su un tema di ampio interesse, soprattutto nello scenario post-pandemico».
Il progetto proseguirà fino alla fine del 2024. Del team di ricerca dell’Università del Salento fanno parte anche il professor Omar Gelo, le assegniste di ricerca Tiziana Marinaci e Gloria Lagetto, il dottore di ricerca Simone Rollo e Cosimo Quarta.
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