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Otranto: Hydra, l’ultima collezione di gioielli di Roberta Risolo, al Castello Aragonese

La nuova collezione di gioielli di Roberta Risolo, presentata per la prima volta al pubblico in un evento patrocinato dal comune di Otranto lo scorso luglio, è ancora esposta al Castello Aragonese di Otranto e può essere ammirata in tutta la sua innovativa creatività nel maniero e nell’atelier della designer a Porta d’Oriente.

È un omaggio alle origini di Otranto e si ispira liberamente all’etimologia del toponimo Hydruntum e a Idrusa, figura femminile tra leggenda e storia, la nuova collezione nata dall’estro dell’artigiana orafa in occasione del decennale dell’attività.

Si chiama Hydra, è realizzata con la tecnica della microfusione a cera persa, utilizza un materiale nobile come l’argento insieme a perle e pietre dure.

Tradizione orafa e ricerca artistica portata avanti negli anni hanno sviluppato un linguaggio del tutto singolare e inconfondibile nei gioielli Roberta Risolo Art Jewels.

È nota la sua attenzione al territorio, alla cultura dei luoghi del Salento e alle architetture, in particolare Otranto, città dove vive e lavora, elementi ispirati alla natura sono riconoscibili nei suoi gioielli, come il fico d’india e gli anelli in legno d’ulivo.

Negli anni ha ricevuto numerosi e notevoli riconoscimenti, ultimi in ordine di tempo la pubblicazione nel volume: “Puglia Fare è Sapere. – Eccellenze dell’artigianato artistico regionale” (Sfera edizioni). Il suo lavoro è definito come “artigianato di eccellenza” dalla Regione Puglia, cui si aggiunge il prestigioso riconoscimento da parte di Homo Faber come bottega artigianale di eccellenza “mappata” nel portale www.homofaber.com.

LA COLLEZIONE

La collezione “Hydra” di Roberta Risolo Art Jewels in collaborazione con Eugenia Toni è un omaggio alle origini di Otranto e si ispira liberamente all’etimologia del toponimo “Ύδροῡς/ Hydruntum”. Serpente d’acqua o piccolo fiume (l’Idro) che sfocia in mare, talvolta serpente che difende con le sue spire la città, caduceo di Mercurio (dio dei commerci) o richiamo simbolico ai Turchi che minacciano la fortezza nel 1480. L’ambivalenza del simbolo ritorna nella figura di Idrusa, figura femminile tra leggenda e storia magistralmente dipinta nel celebre “L’ora di Tutti” di Maria Corti come una giovinetta inquieta ed estranea alle regole, sensuale in vita ma purissima nel momento della morte. Idrusa è simbolo di una femminilità superiore, dai principi saldi, contrariamente a come veniva pensata. E questo doppio archetipico e letterario, magicamente infuso nello stacco netto tra luce e ombra, si insinua nelle serpentine dei vicoli del centro storico, confonde realtà ad immaginazione, apre la città all’esperienza interiore e mistica di più linee temporali. “Hydra” è un invito a far emergere le nostre più profonde energie vitali capaci di trasformare creativamente la nostra individualità.

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