Riceviamo e pubblichiamo
Anche il Partito Democratico presenta una mozione sulla vicenda PIP
Con un gruppo di amici avevamo deciso dopo la fine del “ generale agosto” di fare ricorso all’articolo 53 dello Statuto Comunale per costringere il Presidente del Consiglio dr. Argentieri a convocare il Consiglio Comunale per discutere finalmente sia degli espropri dei terreni del PIP, sia del recupero dei 2.500.000 euro che gli eredi Margherita debbono restituire al Comune e soprattutto vedere se nella vicenda vi sono state responsabilità degli amministratori comunali. E’ da ieri però che non sono più solo. Infatti il Partito Democratico, unico partito presente nell’assise cittadina e non coinvolto nella ammucchiata che attualmente ci governa, ha presentato una mozione con la quale chiede che il prossimo consiglio comunale nomini una commissione d’inchiesta indipendente che discuta la vicenda degli espropri dei terreni del PIP e faccia luce non solo se ci sono stati errori od omissioni di amministratori nelle sentenze sfavorevoli al Comune nei due gradi di giudizio ma anche sul ritardo di quasi dieci anni col quale si è data esecuzione (rischio prescrizione) alla sentenza della Cassazione che annullava le sentenze di primo e secondo grado.
Queste richieste racchiuse nella mozione che ha presentato il Partito Democratico sono le stesse richieste che lo scrivente aveva rivolto in un incontro ufficiale al Presidente del Consiglio dr. Argentieri che, dopo un mio sollecito, finalmente mi comunicava che era in corso il recupero della somma e trascurava, non so se volutamente o meno, il vero senso della mia richiesta tendente non solo al recupero della somma, che sebbene con notevole ritardo era un atto dovuto, ma soprattutto alla nomina di una commissione di inchiesta indipendente che verificasse se nella conduzione della intera vicenda vi fossero stati errori od omissioni da parte degli amministratori dell’epoca.
Finalmente, grazie al Partito Democratico, se ne discuterà almeno nel Consiglio Comunale e sono convinto che anche se non si procederà alla nomina di una commissione d’inchiesta indipendente, che molti non vogliono, quanto meno il popolo saprà perchè l’inossidabile consigliere comunale De Punzio non vuole parlare della vicenda nel consiglio comunale pur ricoprendo nel 2011, data della sentenza della Cassazione, la carica di Presidente del Consiglio e membro influente della maggioranza di allora nonchè di quella odierna e la posizione del consigliere Ruggiero all’epoca delle sentenze di primo e secondo grado membro influente dell’allora maggioranza ed infine perchè il Sindaco Maiorano solo dopo quasi dieci anni ha incaricato l’avvocato Lamarina per il recupero della somma.
Diversamente non ci resta che ricorrere all’articolo 53 dello Statuto Comunale con un apposito ordine del giorno che il consiglio sarà costretto a votare.
VITTORIO MADAMA