“Abbiamo chiamato Torre Guaceto perché c’è un rapace in difficoltà, ora Marco è con il ranger”. A fare la cronaca del recupero è un papà, dall’altra parte della camera, suo figlio di otto anni e un operatore del Consorzio di Gestione della riserva accorso per salvare l’animale, pur non essendo in servizio.
Papà Pippo, mamma Valeria e Marco sono a Serranova, la borgata che sorge sul confine dell’area protetta di Torre Guaceto. Ci vanno spesso, ogni volta che hanno un po’ di tempo libero e in occasione delle vacanze estive. Hanno messo radici lì perché amano stare a contatto con la natura.
La famiglia sta muovendo in auto, quando il bambino, Marco, nota un animale in difficoltà in un terreno.
“Marco mi ha costretto a fermarmi e mi ha subito chiesto di allertare il centro recupero fauna selvatica di Torre Guaceto – ha raccontato Pippo De Lucia -, non mi ha sorpreso che rispondesse proprio Andrea, un operatore ben noto per la sua dedizione e disponibilità. Nell’attesa che ci raggiungesse, io e mio figlio siamo scesi dall’auto e ci siamo accertati che il volatile non si allontanasse ferito. Marco mi ha chiesto di tenermi a distanza per non spaventarlo. Andrea è stato velocissimo, è arrivato in tre minuti”.
Come raccontato, la richiesta di aiuto è stata raccolta dall’operatore del Consorzio addetto alle attività dei centri recupero della riserva, che in quel momento non era in servizio, ma quando gli animali chiamano, Torre Guaceto risponde e accorre sempre.
Colpito dalla straordinarietà dell’evento, il papà ha ripreso il bambino al fianco di Andrea nell’attività di recupero. Momenti concitati, l’emozione dell’attività che si conclude con successo. La meraviglia del soccorso di un animale tanto maestoso, quanto sofferente. Un giorno che Marco difficilmente potrà dimenticare e che sicuramente racconterà a tutti gli amichetti dei campi estivi di Torre Guaceto, che frequenta regolarmente ogni anno.
“Per me questa esperienza è stata molto bella. Anche se a me sembra una cosa normale – racconta il piccolo Marco facendo riferimento al fatto che chiunque si trovi davanti ad un animale in difficoltà ha l’obbligo morale di soccorrerlo-, mi è venuto spontaneo fare questo gesto. Vorrei che il falco si chiamasse Al Gawsit, perché così tutti si ricorderanno del Parco”.
Una volta soccorso, l’esemplare è stato ricoverato presso il centro fauna selvatica di Torre Guaceto e sono iniziati gli accertamenti clinici. L’animale, un falco di palude, è una femmina giovane che non riusciva a volare a causa di una vecchia frattura dell’ala destra. Grazie a Marco, che l’ha ribattezzata Al Gawsit, come l’antico nome arabo della riserva che vuol dire “luogo dell’acqua dolce”, e alla sua famiglia, la sua vita è stata salvata e, dopo le prime cure a Torre Guaceto, la rapace è stata trasferita presso l’Osservatorio regionale di Bitetto per gli accertamenti diagnostici.
“Ecco, sono proprio queste le persone di cui ha bisogno Torre Guaceto – ha commentato Rocky Malatesta, presidente del Consorzio -, coloro che hanno fatto del rispetto della natura e degli animali la propria filosofia di vita. L’attenzione con la quale il piccolo Marco segue Andrea nel video girato dal papà è toccante, i suoi occhi gioiosi poi, a recupero ultimato, sono la ricompensa per tutti i nostri sforzi. Questo è quello che si ottiene quando si opera sulla cultura ambientalista dei bambini, a partire dalla formazione in famiglia, nella scuola per finire con le attività di Torre Guaceto, e noi continueremo a lavorare sempre con più forza per interconnettere questi luoghi di crescita fondamentali per la forma mentis delle future generazioni. Desidero ringraziare a nome del Consorzio che rappresento – ha chiuso Malatesta-, questa bella famiglia e Andrea, un operatore che, come tutta la struttura di gestione, si dedica con passione illimitata alla riserva e che è sempre pronto ad intervenire per il bene di Torre Guaceto e degli animali ogni qualvolta ci sia un’emergenza”.
Chi salva la vita di un animale, salva la natura e diventare gli eroi di Torre Guaceto è facile, basta telefonare al 335 523 0215 ogni volta che si avvista un animale selvatico in difficoltà.
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