Riceviamo e pubblichiamo
Quale cittadino di Latiano, mi sia permesso di segnalare al Sindaco della mia comunità una iniziativa politica ed amministrativa, magari creando una “rete” tra Sindaci del territorio di Brindisi e Lecce, per chiedere al Presidente della Regione Puglia Emiliano di impegnarsi ad organizzare un incontro con il Commissario straordinario del Consorzio di Bonifica ARNEO per chiedere il blocco delle cartelle di pagamento che stanno arrivando a casa di cittadini, possessori di piccole proprietà di fondi. Ciò non è di poco conto se si considera che questo problema c’è lo trasciniamo da molti anni.
Ricordo un evento di protesta organizzato da un assessore del Comune di Latiano, congiuntamente al senatore Antonio Gaglione con i proprietari di terre che con i trattori raggiunsero Bari, percorrendo la superstrada Brindisi-Bari.
Iniziativa che ebbe molto risalto sulla stampa locale e nazionale e che, alla fine, non ha ottenuto i risultati sperati.
La Regione Puglia approvò un disegno di legge di riforma dei Consorzi che non ha apportato risultato se non quello di nomina dei Commissari straordinari per poter risanare le casse del predetto Consorzio.
Successivamente, credo nel 2017, vi è stata una sentenza della Corte Costituzionale con la quale ha chiarito in sostanza che, solo in presenza di una progettazione e messa in opera dei miglioramenti e lavori effettuati scatterebbe l’obbligo dei proprietari di pagare la quota spettante di contributo. E, quindi, per far valere questa sentenza, occorrere produrre ricorso alla Commissione tributaria di competenza, nel nostro caso Lecce, e chiedere il blocco del pagamento fino a che non si arriva in giudizio.
Una situazione lunga, farraginosa e pagando ulteriore spese.
Per cui molti, considerata la complessità del procedimento, preferiscono pagare, anche se giudicano la tassa iniqua.
Da qui la necessità dell’aiuto dei Sindaci che uniti possono giungere con l’aiuto della Regione, ad un risultato positivo a favore della loro comunità amministrata.
Bisogna però fare in fretta perché i pagamenti hanno una scadenza e il cittadino non sa cosa fare.
Cosimo Longo
—
Inviato da Libero Mail per Android
