Tu Sei Qui
Home > Primo Piano > Latiano- Il gruppo politico SiAmo Latiano: nessuna guerra è necessaria. Solo l’educazione può promuovere la non violenza.

Latiano- Il gruppo politico SiAmo Latiano: nessuna guerra è necessaria. Solo l’educazione può promuovere la non violenza.

Riceviamo e pubblichiamo

“Si vis pacem para bellum” dicevano gli antichi romani, che tradotto significa “se vuoi la pace prepara la guerra”.

Ci sembra una massima alquanto macabra e figlia di quel tempo oramai lontano; in realtà, invece, non v’è nulla di più straordinariamente attuale.
Anche oggi, a distanza di così tanto tempo, le potenze internazionali alimentano a dismisura le spese militari a scapito di istruzione, sanità e welfare. Basti pensare che nel 2017 la spesa pubblica militare mondiale è stata di 1739 miliardi di dollari: un trend che è destinato a crescere.
L’Italia è agli ultimi posti in Europa per spesa pubblica destinata all’istruzione ed invece ai primi per quelle militari.
Come sempre i romani sono stati avanguardisti…
Oggi la situazione mondiale, non solo per la guerra russo-ucraina che spinge alle nostre porte è gravissima; tanto grave da essere stata definita da Papa Francesco “una terza guerra mondiale diffusa”.
Una guerra tanto grave quanto gravi sono tutte le altre ancora in corso ma ben più lontane dai confini europei.
Produttori di armi che si arricchiscono sempre di più mentre milioni di donne, di uomini, di bambini sono costretti a scappare dalle loro case per evitare una morte sicura, per non morire di fame, di povertà; una mancanza di beni primari che genera orde di migranti in tutto il pianeta e questo esodo diventa il pretesto per promuovere politiche fondate sull’odio, sulla discriminazione di chi è differente da noi.
Questo mare magnum di diverse e drammatiche situazioni è la madre di una violenza culturale che legittima il fare la guerra per fermare la guerra. Se vuoi la pace prepara la guerra, appunto.

Ma siamo davvero convinti che l’antidoto alla violenza, sia la violenza stessa?

Noi siamo convinti che bisognerebbe iniziare tra i banchi di scuola ad attuare un’operazione di restyling culturale: a non spacciare le guerre che riempiono le pagine dei libri di testo come “necessarie” in quel momento storico.
Nessuna guerra è necessaria; tutte le guerre hanno in sé una banalità estrema che genera solo morte e sgomento, quella banalità che Hannah Arendt definisce, non a caso, “la banalità del male”.
Eccoci al punto: solo l’educazione può debellare la violenza, solo l’educazione ha in sé un potere trasformativo tanto forte da poter ribaltare quella massima latina in “se vuoi la pace, prepara la pace” oppure “se vuoi la pace, vivi nel rispetto altrui”. Solo l’educazione può decostruire e delegittimare la violenza e promuovere una narrazione di senso ed una pratica di relazioni diametralmente opposte: quelle della nonviolenza.
Oggi in Italia si festeggia una delle date più importanti della nostra storia: la festa della liberazione; dobbiamo a quel 25 aprile 1945 la liberazione del bel paese dalla dittatura nazifascista.
Un 25 aprile spesso dimenticato, poco associato alla democrazia e alla libertà.
Il nostro auspicio per questa festa è quello di poter a breve festeggiare la fine di ogni guerra che anche ora, mentre scriviamo, imperversa in diverse zone del mondo. Auguro a noi, a voi, alle future generazioni un mondo che investa in cultura a discapito di acquisto di armi, un mondo che accolga la ricchezza della diversità facendone patrimonio prezioso per la propria crescita; auguro alle future generazioni di praticare la pace come unica arma possibile per abbattere la radice di ogni male: le guerre.

Buon 25 Aprile dal gruppo politico SiAmo Latiano

Condividi!
Top