Mercoledì 20 e giovedì 21 aprile (ore 20:30 – ingresso 5 euro) ad Astràgali Teatro in via Giuseppe Candido a Lecce, la rassegna “Teatri a Sud“, promossa con il sostegno del Ministero della Cultura, prosegue con “La rosa bianca“, coproduzione firmate da Astràgali e Diaghilev. Un intreccio affascinante sul profondo legame tra musica e poesia con i suoni di Mauro Tre (piano), Marco Girardo (batteria), Stefano Rielli (contrabbasso) e le voci di Roberta Quarta, Simonetta Rotundo e Fabio Tolledi. Legame antico, sotterraneo e mai abbastanza esplorato. A partire dagli anni ’50 del secolo scorso molti poeti si sono misurati con questa modalità sempre attuale. Pasolini, Fortini, Calvino, Sanguineti, hanno fornito le parole a cui compositori importanti come Fiorenzo Carpi, Pietro Umiliani, Carlo Rustichelli hanno dato la musica. Il mondo della canzone pop ha, dal canto suo, immediatamente aderito con interpreti e autori del calibro di Domenico Modugno, Sergio Endrigo, Fabrizio De André, Enzo Jannacci. Questo percorso ha trovato ancora più forza nella pratica del teatro canzone, partendo dalla nascita del cabaret italiano. Dall’esperienza di CantaCronache al teatro di Dario Fo, dalla ricerca del Canzoniere Italiano al lavoro di revival del folklore italiano che ancora oggi determina – anche nel territorio salentino – una forma vivace di ricerca e di esplorazione poetica. Non ultimo è da segnare la ricerca del sound del jazz italiano, che ha trovato in questo ambito una vitalità straordinaria ed un ulteriore terreno di sviluppo.
Giovedì 28 aprile (ore 20:30 – ingresso 5 euro), la compagnia “Therasia il garage delle arti” mette in scena, sempre ad Astràgali, “Il Cantico Spirituale (Sono io la tua sposa)” di e con Davide Morgagni (aiuto regia Valentina Sciurti, assistente di scena Elisa Tondo). Liberamente tratto dal poemetto di San Juan de la Cruz – San Giovanni della Croce (1542-1591), “dottor estatico”, riformatore e padre della Chiesa (confessore di Santa Teresa), l’adattamento teatrale ruota attorno alla figura della Sposa “divina”, o al rapporto intimo e di unione carnale con il sacro. Vedere il mondo con gli occhi di Dio, strappare il velo al dolce incontro. A partire dall’estasi Teresiana, attraverso le esperienze e le pratiche rituali che da millenni legano le culture orientali e occidentali, si insinua la chiave erotica, al di là dell’erotismo, del Cantico di Morgagni, diviso tra una mistica canonica e un’altra divenuta nei secoli clandestina. Gioco spirituale della luce diafana, gioco oratorio e fonico dei soffi, che della Parola libera la ferita e dell’Immagine poetica ribadisce il silenzio. È mistificazione? È pazzia? Forse l’antico gioco, la lunga partita aperta del Teatro.
Info, programma e prenotazioni
3892105991 – teatro@astragali.org – www.astragali.it
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