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Lecce: L’Ematologia del Polo Oncologico dotata di macchinari all’avanguardia

Donate da Cuore e mani aperte otto pesapersone e una macchina per il ghiaccio

Per restituire ai pazienti il controllo del loro corpo e del loro essere

Rossi: “Un miracolo ricevere la fiducia del volontariato”

Si è tenuta, martedì 1 marzo, la cerimonia di consegna e benedizionedi otto pesapersone, una per ogni stanza di degenza, e una macchina per il ghiaccio donate dall’Associazione Cuore e mani aperte OdV all’Unità Operativa di Ematologia del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce. Le strumentazioni medicali sono state consegnate dall’Ente del Terzo Settore nelle mani del Commissario Azienda Ospedaliera “Vito Fazzi” Lecce, dottor Stefano Rossi; della dottoressa Roberta Tornese della Direzione medica di Presidio e del direttore responsabile dell’Unità Operativa, dottor Nicola Di Renzo.

I pazienti ricoverati presso il reparto, a causa delle terapie cui sono sottoposti, e principalmente chemioterapie o trapianto di cellule staminali, tendono facilmente ad aumentare o perdere peso, richiedendo un adeguamento in tal senso della loro dieta. Per queste ragioni diviene fondamentale la valutazione del loro stato nutrizionale e l’eventuale perdita o introduzione di liquidi, che lealtamente tecnologiche pesapersone donate in data odierna consentono di monitorare quotidianamente nei pazienti.

Con riferimento alla macchina del ghiaccio, acquistata grazie al contributo di alcuni titolari di locali serali e non di Lecce, il ghiaccio si utilizza per il trattamento di eventuali sanguinamenti dopo le biopsie oppure alcune chemioterapie richiedono di essere supportate con la somministrazione di ghiaccio.

Per il Commissario della costituenda Azienda ospedaliera “Vito Fazzi”, dottor Stefano RossiUna donazione a favore della struttura pubblica è un miracolo che dimostra il buon lavoro fatto dai reparti. Perché i reparti se non fanno un buon lavoro non ricevono la fiducia del volontariato. Quindi ogni volta che questo accade è perché è una indiretta testimonianza del lavoro eccellente che viene fatto dalla struttura pubblica, dai clinici, in questo caso dal dottore Di Renzo. È quindi questa la riflessione che oggi va fatta: mettere insieme il grande cuore del volontariato con l’eccellenza della struttura sanitaria e questo frutto oggi lo vediamo in queste bilance per le quali ringrazio Don Gianni e la sua associazione.

A me tocca ringraziare sia per il dono all’unità operativa sia per le parole che inorgogliscono, perché in effetti siamo partiti da zero e in quindici anni siamo diventati un punto di riferimento per i pazienti del Salento che prima erano obbligati ad andare fuori. Oggi resta una scelta ma non sono più obbligati. Queste strumentazioni sembrano apparentemente superficiali, però la macchina del ghiaccio serve per i pazienti che hanno febbre, e spesso accade, per far abbassare la temperatura. Le bilance servono per controllare il bilancio idrico dei pazienti, che vengono regolarmente pesati una o due volte al giorno. I nostri pazienti sono particolarmente soggetti ad acquisire peso perché fanno l’idratazione; se tutta l’idratazione che fanno non riescono a eliminarla tendono ad accumulare peso. Quindi un grazie all’Associazione Cuore e mani aperte che da anni è presente nella nostra struttura con Don Gianni, che ha già fatto altre donazioni sempre a sostegno del paziente” sono le parole con le quali il direttore responsabile dell’Unità Operativa di Ematologia del Polo Oncologico di Lecce, dottor Nicola Di Renzo, ha ringraziato Don Gianni e la sua Associazione.

Nel nostro percorso al fianco di uomini, donne, bambini e bambine, abbiamo compreso che l’unico modo per affrontare la malattia, è riscoprire la vita e ogni emozione che la riveste e illumina;che non bisogna cancellare la persona, curando solo i sintomi o i cambiamenti che la malattia comporta.La malattia è ancora oggi stigmatizzante e questo non va bene, è assolutamente controproducente. La nostra associazione si è subito resa conto che la cura passasse anche attraverso il prendersi cura e per far ciò si è guardata intorno e ciò che ha visto le ha lasciato un po’ di grigiore nello sguardo e nel cuore:pareti spoglie, silenzio carico di tensioni trattenute, la vita che scorre con battiti lenti. Come può un uomo pensare al futuro quando, nel momento di massima fragilità, si vede circondato dal nulla e ogni aspetto di sé che prima appariva normale ora viene cancellato e dimenticato? È questo che ci siamo chiesti e la risposta è arrivata dai bambini, dal loro dispensare sorrisi anche quando sono ricoverati in ospedale, dal loro voler giocare e pensare al domani. I bambini hanno tanto da insegnarci e noi abbiamo imparato da loro i colori della vita.Da questa consapevolezza sono nate le ludobarelle, la Bimbulanza, il Magigbus, che macinano chilometri di strada per ricevere e donare amore e per rendersi speranza e futuro. Sono rinati tutti coloro che hanno avuto la forza di prendere una parte di sé che il dolore aveva reclamato come sua, rivestendola con un naso rosso, scarpe enormi e colori sgargianti: la clownterapia nasce da questo, da un aver rivestito d’amore un dolore.E poi sono arrivate le umanizzazioni degli spazi ospedalieri che sono per noi una carezza al cuore per tutti quei bambini che ci hanno insegnato a non aver paura.Il nostro mese di marzo, in cui la primavera inizia a dare segno di sé e tutto si ridesta,comincia con la donazione di queste 8 pesapersone e una macchina del ghiaccio per l’Ematologia adulti.Troppe volte ci dimentichiamo che anche gli adulti hanno paura e che nella malattia tendono a perdersi. Invece non bisognerebbe mai smettere di trattarli esattamente come uomini e donne. Nella malattia si tende a spersonalizzare la persona ed è come se perdessero il loro peso, la loro essenza e invece in questo prendersi cura, anche attraverso il controllo del peso dal punto di vista ponderale, restituiamo loro, anche se in modo diverso, il controllo del proprio corpo e del proprio essere. Cerchiamo di alleviare in ogni modo possibile le sofferenze e i disturbi legati alle terapie, come appunto la possibilità di studiare per loro diete particolari che possano aiutarli nel controllo del peso o supportandoli con del ghiaccio utile nel trattamento di alcuni chemioterapici o nel post intervento per le biopsie.La vita è fatta di mille suoni, colori, volti che si incontrano e non si lasciano più, storie di vita che entrano a far parte dei nostri ricordi, delle nostre preghiere e in questo percorso d’amore ci sono tutti coloro che ci accompagnano in questa missione di salvezza e ci sostengono con le loro donazioni, il loro tempo e il 5 per mille. Con tutto il mio affetto va a loro il mio più sincero grazie!”sono le parole con cui Don Gianni Mattia, presidente e fondatore dell’Associazione Cuore e mani aperteha presentato l’iniziativa.

L’Associazione Cuore e mani aperte OdVè stata fondata nel 2001 e da allora opera con spirito di carità cristiana in tutte le situazioni di bisogno, con particolare riferimento alle esigenze di natura socio-sanitaria. Negli ultimi anni ha sviluppato una significativa attenzione verso l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri. In questo ambito si inseriscono numerose iniziative: dalla Bimbulanza allo Spazio Benessere, da una Casa di Accoglienza per i parenti dei degenti alla colorazione della Risonanza Magnetica del Fazzi.

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