Riceviamo e pubblichiamo
TRA IL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI COMUNALI E LA COSTRUZIONE DEL FORNO CREMATORIO IL CONSIGLIO FORSE
SCEGLIERA’ IL FORNO CREMATORIO
Da quello che mi hanno riferito gli amici, dal momento che per diverse ragioni dal 1994 non partecipo e non ascolto alla radio i consigli comunali, “ la costruzione del forno crematorio nel nuovo cimitero comunale” per il quale la Giunta Municipale con una sua deliberazione aveva manifestato interesse ed aveva invitato il Presidente a convocare un Consiglio Comunale monotematico aperto a tutti, debbo dedurre, per come si è sviluppato il dibattito, che il forno crematorio al di la della manfrina di questa sera nel consiglio prima o poi credo si costruirà.
Infatti dopo la illustrazione del progetto da parte della ditta che dovrebbe realizzare il forno crematorio, relazione garbata e naturalmente magnificata in ogni suo risvolto, si è aperto il dibattito. Qualche consigliere comunale esprimeva la sua aperta contrarietà alla costruzione; qualche altro faceva sarcasticamente notare che mentre a Mesagne, che ne aveva rifiutato la costruzione, si discuteva di Capitale della Cultura a Latiano invece si parlava di costruzione di un forno crematorio; qualche altro consigliere invece sosteneva la necessità di approfondire il problema, e infine c’era chi, ben navigato, sosteneva la tesi che dopo la convocazione della conferenza dei servizi, acquisito il parere della Provincia e dell’Arpa, la Giunta poteva deliberare. Molti altri consiglieri rimanevano in un assordante silenzio. La sensazione che ne ricavo è che si voglia far decantare la cosa per poi menare l’affondo.
Quello invece che ha meravigliato non poco gli amici e me personalmente è la posizione di un cittadino che, con voce a dir poco alterata, invece di limitarsi ad esprimere la sua posizione aperta o contraria alla costruzione del forno ha invece inveito nei miei riguardi con epiteti…… che per carità cristiana non ripeto come se fossi colpevole di chissà quale reato per il fatto che avevo scritto comunicati e lettere standomene in casa ad esercitare la posizione del no a tutto. Poverino!…..Sermbrava un sepolcro imbiancato.
Mi preme ricordargli che così come lui aveva esercitato un suo diritto intervenendo nel dibattito altrettanto io avevo fatto con le mie lettere aperte indirizzate al Presidente del Consiglio con le quali lettere non mi limitavo solamente a parlare della mia posizione favorevole o contraria alla costruzione del forno crematorio ma evidenziavo anche il fatto che la priorità a Latiano non era la costruzione del forno crematorio bensì il miglioramento dei servizi comunali che non solo non funzionano ma si sono, per le scelte sbagliate delle Amministrazioni negli ultimi dieci anni, ridotte al lumicino e citavo tra gli altri servizi anche il Corpo dei Vigilim Urbani.
A conferma di ciò, nemmeno a farlo apposta, oggi alle ore 11,29 segnalavo con un messaggio al Sindaco ed al Presidente del consiglio di aver trovato un portafoglio da donna e che recatomi al Comando dei vigili urbani per consegnarlo avevo trovato il Comando chiuso e dopo aver atteso una diecina di minuto ero andato via. Il Presidente del consiglio non rispondeva mentre il Sindaco alle 13,17 con la gentilezza che lo ha sempre contraddistinto mi rispondeva: “Caro vittorio, ho letto solo ora il tuo messaggio…….. Se non hai risolto farei venire i vigili da casa. Fammi sapere.” Ho dovuto ringraziarlo per la disponibilità dimostrata perchè avrebbe potuto anche non rispondere al mio messaggio e gli comunicavo di aver risolto. Questa è la dimostrazione più lampante che la priorità a Latiano non è la costruzione di un forno crematorio ma il miglioramento dei servizi essenziali ai quali il cittadino ricorre ogni giorno mentre per il forno crematorio ricorre una sola volta quando muore e nemmeno lui bensì i suoi famigliari.
Ma siccome non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire i nostri figli e nipoti vi giudicheranno,
Alla Giunta ed alla neofita maggioranza che vede nel costruendo forno crematorio la risoluzione dei problemi buon pro faccia loro questa iniziativa.
VITTORIO MADAMA
