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Brindisi: Salute. Almiento, La Sanità non può attendere il futuro, va riorganizzata adesso

Il 14 febbraio scorso il Presidente della regione Puglia ha ufficializzato gli incarichi ai nuovi Direttori Generali delle ASL Pugliesi. Tra quanto dichiarato dal Presidente ciò che più ci ha colpito è stata l’affermazione secondo la quale «la Puglia  in riferimento alla garanzia  dei livelli essenziali di assistenza, da ultima regione è oggi tra le prime dieci». Non sappiamo quali siano gli indicatori che hanno segnato questo “salto” di qualità del sistema sanitario pugliese.

Come Spi Cgil di Brindisi possiamo testimoniare che tra il dichiarato di Emiliano e il vissuto dei cittadini c’è, purtroppo, grande distanza. Sono anni, di cui gli ultimi due sicuramente aggravati dalla pandemia, che nella nostra provincia sono tante le persone che continuano ad incontrare grandi difficoltà per riuscire ad avere risposte puntuali ed efficaci ai propri bisogni di cura. Ormai, quando s’incontrano le persone in ogni comune, qualunque  sia l’argomento in discussione si finisce col parlare di Sanità.

Tante le criticità di cui si lamentano: raccontano di esperienze da incubo  per i tempi  trascorsi “stazionando” nel pronto soccorso del Perrino, di agende chiuse per le prenotazioni, e quando si può prenotare, di attese  lunghissime anche nel caso di accertamenti diagnostici urgenti per gravi patologie. Inoltre spesso le prenotazioni vengono date in strutture distanti dal luogo di residenza e per le persone anziane, non autonome, anche questo è un problema non di poco conto!  L’alternativa è solo rivolgersi al privato, per chi ne ha le possibilità economiche, ma con l’aumento del disagio economico molti finiscono col rinunciare a curarsi. Sono ormai troppi gli anni che denunciamo problemi di questo tipo, ma tra piani riorganizzativi che si susseguono e l’emergenza del covid, la situazione è solo peggiorata.

E’ per questo che ci auguriamo che il nuovo Direttore Generale, Dott. Roseto, risponda con sollecitudine alla richiesta d’incontro che come Sindacati abbiamo inoltrato. Certo: abbiamo anche reparti di eccellenza grazie alle alte professionalità del personale sanitario, ma quanto ancora dovremo aspettare per avere un sistema sanitario integrato tra ospedali e strutture territoriali?

Giorni fa, sulla stampa, si parlava della «Sanità del futuro»: ma quale futuro? Abbiamo bisogno di sapere come si spenderanno nell’ASL di Brindisi le risorse del PNRR (Piano nazionale di riprea e resilienza) ma nel frattempo ci sono delle priorità da affrontare subito: procedere con le assunzioni, intervenire concretamente per snellire le liste d’attesa, riorganizzare con urgenza i servizi territoriali,  mettere in condizione gli altri presidi territoriali di poter rispondere al meglio come primo soccorso, senza essere costretti a dirottare tutti sul pronto soccorso dell’ospedale Perrino. Tutto questo non in futuro, ma adesso, perché la salute non può più aspettare.

Michela Almiento

Segretaria Generale

SPI Cgil Brindisi

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