A Lecce l’arte contemporanea emergente trova casa accogliente in linea, un affascinante spazio in via D’Annunzio 77, fresco di apertura (2020), che punta alla produzione, formazione e ricerca sui linguaggi e le pratiche del contemporaneo, diretto da Alice Caracciolo. Attraverso un programma pubblico di mostre, live performance e incontri, da linea si indagano pratiche e linguaggi della ricerca artistica più attuale con l’obiettivo di creare uno scambio fertile tra artisti, curatori e pubblico, dare occasione di crescita e confronto ai giovani artisti, orientare a nuovi sbocchi formativi e professionali.
L’artista ospite nel mese di marzo è Nicola Guastamacchia; l’opening, venerdì 4 marzo dalle 19,00 negli spazi di linea in via D’Annunzio 77 a Lecce, rivelerà al pubblico l’opera site specific a cui l’artista lavora da tempo: “In varietate concordia”. La ricerca di Guastamacchia si confronta con tematiche politiche e sociali con un focus sulla mappatura dei confini e l’uso critico del testo.
Al pari di motti e bandiere, gli inni nazionali sono strumenti ideologici e demagogici, capaci di cementare musicalmente una comunità e divenire simbolo condiviso di appartenenza. Disciplinato giuridicamente e difeso dalla legge, l’inno è la traduzione in musica e poesia del progeto dello Stato moderno. Ha uno status diverso da qualsiasi altra melodia e va suonato con solennità e senza interferenze; da solo o, al più, prima di un inno straniero in segno di alleanza. In contraddizione con questa prassi, In varietate concordia propone la lettura congiunta dei testi e degli spartiti degli inni degli stati membri dell’Unione Europea per guardare al rapporto tra le geografie culturali da questi espresse e le dinamiche transnazionali del nostro presente. La locuzione latina che dà il titolo alla mostra coincide con il motto ufficiale dell’Unione, scelto per enfatizzare il multiculturalismo caraterizzante il progetto comunitario ma puntualmente contraddeto dall’asincronia politca dei diversi stati.
Il dialogo tra artisti emergenti, con cadenza mensile, fino alla primavera, si realizza con una serie di mostre personali intervallate da un “appunto”: ogni mese dunque c’è una mostra dedicata alla ricerca di un artista emergente e la stessa mostra ospita poi un “appunto”, cioè un contributo esterno fornito da una personalità invitata a realizzare un’opera site-specific, elaborata riflettendo sugli elementi già presenti. Il fine è lasciare aperta la possibilità che altri artisti reinterpretino, ripristinino o persino capovolgano il materiale esposto, schiudendo nuove prospettive ed un dialogo sempre più aperto.
Nicola Guastamacchia (Bari, 1990) ha conseguito una Laurea magistrale in Giurisprudenza, il Master in Arte Moderna e Contemporanea dell’Università di Glasgow e il Master in Belle Arti di Kingston School of Art, Londra. Exhibitons Manager presso la galleria Richard Saltoun di Londra dal 2018 al 2021, Nicola è parte del team curatoriale della residenza d’arte In-ruins in Calabria e gestisce il project space barese VOGA con Flavia Trito e Bianca Buccioli. Nel 2020 è tra i selezionati del premio MiBACT “Cantica21”. Nel 2021 è tra i finalisti del concorso “Un’Opera per il Castello” del Museo del ‘900 a Napoli.
Ingresso libero su prenotazione, con mascherina Ffp2 e riservato ai soci, (o che potranno tesserarsi in sede.) Per partecipare agli eventi di linea basta prenotare e chiedere info tramite indirizzo mail direzione@lineaproject.com o allo 329.2740837 Orari: da lunedì a giovedì 16:30 – 19:30; venerdì/sabato su appuntamento. Sito: www.lineaproject.com /
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