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Latiano-MADAMA: NO AL FORNO CREMATORIO A LATIANO PERCHÉ INQUINA

Riceviamo e pubblichiamo

MANCAVA  SOLO  QUESTO:

LA COSTRUZIONE DI UN  FORNO CREMATORIO

      Mancava solo  la “realizzazione di un tempio crematorio nel nuovo cimitero comunale di Latiano “ da costruire a soli venti metri dal popoloso rione Niara e a poco più di cento metri dal centro abitato.Non mi è dato sapere se a caldeggiare la richiesta della società ALTAIR  S.p.A a progettare, costruire e gestire il forno crematorio sia stato il Sindaco o qualche assessore comunale. Fatto sta che la Giunta Municipale con atto n.4 del 21.01.2022 ha manifestato interesse alla richiesta ed ha invitato il Presidente del Consiglio dr. Gabriele Argentieri a convocare il Consiglio Comunale per discutere dell’argomento.

       Prima di addentrarmi nello esame della richiesta mi preme portare a conoscenza dei latianesi che per legge la costruzione, per esempio, degli impianti di depurazione delle acque reflue non devono essere costruiti sotto l’influsso  dei venti dominanti. A Latiano proprio perchè non si è tenuto conto di tale norma l’impianto di depurazione che è stato costruito sotto l’influsso dei venti dominanti (scirocco e tramontana)  in molti giorni dell’anno un odore sgradevole si abbatte sul nostro paese specialmente nelle giornate di tramontana. Solo però odore sgradevole ma non invece l‘inquinamento che  provoca un forno crematorio.

        La Giunta Municipale con la sua deliberazione ha manifestato interesse per la progettazione, costruzione e gestione di un forno crematorio nel nuovo cimitero comunale e, ripeto, a soli venti metri dal popoloso rione Niara e ad un centinaio di metri dal centro urbano, forno crematorio che non emana odori sgradevoli come l’impianto di depurazione di via S.Vito ma che invece inquina, eccome inquina.

        L’EPA stima che un forno crematorio che cremi in media 100 salme in un anno, emette quasi un chilo di mercurio ed altre sostanze inquinanti. Figuriamoci la cremazione di migliaia di salme ( anche da altri comuni) quanti decine di chilogrammi di  mercurio emetterebbe. D’altrode con soli 180 salme da cremare in un anno (tanti più o meno i decessi a Latiano) la ditta ALTAIR  S.p.A. non avrebbe nessun interesse economico a progettare, costruire e gestire un forno crematorio del genere. E siccome il nostro comune è sotto i venti dominanti di scirocco o tramontana i fumi ci assedierebbero. In più di qualche comune gli impianti sono stati chiusi per inquinamento come a Cinisello Balsamo.

        E inoltre In base “al testo unico delle leggi sanitarie”  così come modificato dall’art. 4 della legge 130/2021 i cimiteri comunali devono essere distanti  almeno duecento metri dall’agglomerato urbano. Il nostro cimitero, oggi, con l’espansione del paese si trova a venti o ad un centinaio di metri dal centro abitato e per giunta con un forno crematorio sotto  l’influsso dei venti dominanti (scirocco -tramontana). Quindi  per legge non potrebbe costruirsi.

       La vicenda mi ricorda  che anni fa nel Comitato Provinciale della Democrazia Cristiana fummo solo in cinque a votare contro la costruzione della centrale a carbone di Cerano che tutti decantavano. Ora tra Cerano a Brindisi e l’Ilva a Taranto anche il forno crematorio a Latiano. Siamo veramente messi male!

                Aspetto fiducioso che il consiglio neghi questa costruzione.

VITTORIO MADAMA

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