Sono gli incontri felici a generare bellezza, nella vita così come nell’arte. È stato così per “La scuola di Genova” un luogo e un tempo fatti di amici capaci di inaugurare una nuova stagione del cantautorato italiano che ha esplorato e cantato l’amore come mai prima. Luigi Tenco, Fabrizio De André, Gino Paoli, Sergio Endrigo, Umberto Bindi, Bruno Lauzi sono i protagonisti del concerto/spettacolo “Io che amo solo te. Le Voci di Genova” in scena venerdì 11 febbraio (ore 20:30 – ingresso 20 euro – info e biglietti www.fasanomusica.com) al Teatro Kennedy di Fasano, in provincia di Brindisi, per la trentanovesima edizione della Rassegna concertistica FasanoMusica.
La produzione firmata da Dodicilune, Eskape e Coolclub è un progetto originale di Serena Spedicato (canto, voce recitante) e dello scrittore Osvaldo Piliego (testi originali) che decidono di “raccontar-cantando” le storie e le vite straordinarie che si nascondono dietro le canzoni. Testi inediti accompagnano una selezione di alcuni brani tra i più belli e rappresentativi della canzone d’autore di tutti i tempi rielaborati in una forma nuova grazie agli arrangiamenti originali firmati dal fisarmonicista Vince Abbracciante affiancato da Nando Di Modugno (chitarra classica) e Giorgio Vendola (contrabbasso), con la regia di Riccardo Lanzarone. Un omaggio potente e commosso a Genova superba eppure ferita, “a una città e a un tempo del cuore … che in queste note e in queste parole hanno imparato l’amore”. Durante il concerto sarà disponibile, in anteprima assoluta, il libro/cd dello spettacolo, prodotto dall’etichetta salentina Dodicilune, Eskape e Coolclub.
Serena Spedicato è una cantante eclettica e poliedrica con un’intensa attività concertistica in numerose formazioni jazz, corali e polifoniche e una lunga lista di incisioni tra le quali spiccano i due lavori discografici “The Shining of Things. Dedicated to David Sylvian” e “My Waits. Tom Waits Songbook”, entrambi usciti per Dodicilune. Osvaldo Piliego è uno scrittore con numerose pubblicazioni di prosa e poesia al suo attivo, fondatore della Cooperativa Coolclub e ideatore e produttore di eventi. Vince Abbracciante, definito “stella nascente della fisarmonica in Italia” (dal Dizionario del Jazz italiano), vincitore nel 2021 (ex aequo con Simone Zanchini) dell’Orpheus Award nella categoria jazz, si è esibito in festival e jazz club in tutto il mondo suonando insieme ai nomi più prestigiosi del panorama musicale internazionale. Nando Di Modugno è uno dei chitarristi più rappresentativi della scena classica e jazz internazionale, docente di Chitarra presso il Conservatorio Piccinni di Bari e una carriera che lo vede collaborare con artisti del calibro di Ennio Morricone, Nicola Piovani e Fabrizio Bosso. Giorgio Vendola è un contrabbassista che spazia dal rock al pop e etnico con una predilezione per il jazz, attivo anche come compositore e una carriera che lo vede esibirsi per i festival più prestigiosi di tutta Europa. Riccardo Lanzarone, attore, scrittore, regista siciliano, tra i fondatori della Compagnia Vico Quarto Mazzini e docente di recitazione alla Civica Accademia D’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine e presso l’Atelier Teatro Fisico di Lecce.
«”La mia più grande ambizione è quella di fare in modo che la gente possa capire chi sono io attraverso le mie canzoni, cosa che non è ancora successa”, dichiarava Tenco nel 1962 durante un’intervista. Il senso di questo spettacolo è racchiuso in questa espressione: ”chi sono io attraverso”. Non è un luogo della conservazione di una memoria. È un luogo vivo. Del presente. Per dire, io ti vedo. Ho compreso chi sei, ti riconosco. Questo è “Io che Amo solo te. Le voci di Genova”, non altro», sottolinea Serena Spedicato. «L’approccio che ho avuto nell’arrangiare questi brani è stato di profondo rispetto per la melodia e i testi, mettendoli in risalto con nuove soluzioni armoniche o ritmiche. In ogni brano è sempre presente un frammento legato agli autori originali, che può essere una parte armonica, una coda o una introduzione. Per esempio su “Ritornerai” è citata la melodia introduttiva che fischiettava Bruno Lauzi nei concerti live», spiega Vince Abbracciante. «Lavorando al mio ultimo romanzo ho approfondito lo studio della canzone italiana degli anni ’60, un modo per riconciliarmi con la mia infanzia, un periodo che ho scoperto essere anche l’inizio di un percorso di emancipazione sentimentale del nostro paese. Nei mesi successivi all’uscita di “Se tu fossi una brava ragazza” Serena mi ha spesso accompagnato nelle mie presentazioni interpretando alcuni dei brani citati al suo interno. Spontaneamente è nata l’idea di rimettere mano a un suo vecchio progetto con una nuova narrazione, più personale e aderente al suo sentire i brani della scuola genovese. Sono nate così le storie che accompagnano la scaletta di “Io che amo solo te”. Una manciata di aneddoti e alcuni piccoli consigli per l’ascolto e la lettura di queste canzoni e delle storie e le vite che le accompagnano», racconta Osvaldo Piliego.
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