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Latiano-Madama: una lumaca è più veloce dell’amministrazione comunale di Latiano

Riceviamo e pubblichiamo

PEGGIO  DI  UNA  LUMACA

       Su facebook leggo in questi giorni che un ex amministratore comunale ed un consigliere in carica insieme ad altri 13 sostengono che c’è  (testuali loro parole) “da dare seguito agli impegni comuni che hanno giustificato una operazione politica non comune” ( che io invece definirei  alla bulgara), e sciorinano una serie di impegni che l’Amministrazione Comunale dovrebbe affrontare, impegni ( sempre loro parole) che vanno “dalla costruzione del Palazzetto dello Sport all’adeguamento e sistemazione stradale, alla sistemazione regolamentazione e definizione ampliamento zona cimiteriale, al rilancio e sistemazione della zona artigianale, alla progettazione area mercatale, all’avviamento di un piano graduale di potenziamento dell’organico della Polizia Municipale e al reperimento di un paio di cisterne di acqua per riattivare la fontana di Piazza Umberto (bella boutade questa ultima). Sport, lavoro, viabilità, vivibilità.  Di questo la comunità ha bisogno. “

       E inoltre sostengono che per raggiungere gli obiettivi richiesti “preparano le trombe .”  Ritengo che non ci sia bisogno nè di trombe e tanto meno di flauti e non so su quali basi si fonda la loro fiducia specialmente se si pensa che da anni nei miei comunicati ho lamentato quello che ora loro oggi richiedono. Strano che solo ora ci si rende conto dello stato in cui versa il corpo della Polizia Municipale, ridotto per scelta politica ad uno stato pietoso con quei pochi vigili rimasti di cui alcuni per andare in pensione scontano cinque-sei mesi di ferie non godute. E tutto cio’ a scapito del controllo del territorio lasciato alla mercè di “sacchetto selvaggio” e di “sosta selvaggia..”

        Ritengo inoltre che sarà una fiducia mal riposta; basta pensare che in data 20 dicembre ho inviato al Sindaco una lettera aperta con la quale chiedevo che fine avesse fatto il quadro del nostro concittadino padre Agostino Caputi commissionato e pagato dal comune e posto sulla cornice esistente alle spalle dell’altare della chiesa del SS. Rosario una volta restaurata con i fondi regionali; chiesa, che non so se lo sanno i nostri amministratori, essere la sola di proprietà del Comune.

        Ebbene al di là di una lettera interlocutoria con la quale mi si comunicava che era in corso una indagine e che era stato dato incarico ad una ditta per l’inventario di tutti i beni mobili ed immobili di proprietà del Comune, notizia questa che peraltro già sapevo perchè frutto dell’interessamento dell’allora assessore, ora defenestrato, Altavilla Eugenio, ad oggi 3 febbraio 2022 nulla è dato sapere che fine ha fatto quel quadro o in quale sotterraneo si trova.

       Non mi resta che dedurre che una lumaca è più veloce dell’Amministrazione Comunale di Latiano e che nemmeno questa maggioranza alla bulgara, tutti insieme appassionatamente come diceva un loro illustre sostenitore, sarà in grado di portare a compimento quello per cui è stata chiamata.

   Vorrei tanto per il bene di Latiano sbagliarmi.

  VITTORIO MADAMA

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