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San Vito dei N.nni: Messaggio del sindaco agli studenti

Ieri mattina – per il tramite dei Dirigenti Scolastici – il Sindaco Silvana Errico ha inviato a tutti gli alunni e studenti di San Vito dei Normanni un proprio messaggio in occasione della “Giornata della Memoria”.

“Studiate la storia e la Costituzione, unico vaccino contro il virus della barbarie”: così scriveva la senatrice Liliana Segre, nel febbraio di due anni fa, ai miei alunni di terza media, in risposta a una loro lettera inviata a valle di una visita al Senato in occasione della partecipazione al concorso “Testimoni dei Diritti”.

Ritengo sia questo il miglior messaggio da trasmettere oggi, “Giornata della Memoria”, ai nostri ragazze e alle nostre ragazze. Un messaggio che si accompagna all’annuncio di una iniziativa concreta, quella dell’adesione del nostro Comune al progetto “Il Treno della Memoria”.

Di cosa si tratta? “Il Treno della Memoria” è uno dei progetti più rilevanti al mondo sul tema della memoria della Shoah che prevede la visita al campo di Auschwitz-Birkenau.

Allo scopo di consentire anche ai giovani concittadini di vivere un’esperienza così qualificante ed educativa, la Giunta Municipale di San Vito dei Normanni ha deliberato già nello scorso mese di novembre (Delibera GM n. 185 del 11/11/2021) l’adesione della Città al progetto, garantendo a due giovani sanvitesi maggiorenni, attraverso una compartecipazione dell’Ente alle spese, la possibilità di prendere parte a tale iniziativa.

D’intesa con i due Istituti Scolastici di Istruzione Superiore presenti a San Vito, sono stati individuati i due partecipanti che, il prossimo 13 febbraio, insieme con altri giovani pugliesi, saliranno sul “Treno della Memoria” per raggiungere prima Berlino e poi Cracovia. Un viaggio di nove giorni all’insegna del “toccare con mano ciò che è stato”. Al rientro, così come espressamente previsto nel citato atto di Giunta, sarà loro compito raccontare a tutti – a cominciare dai loro coetanei – la straordinaria esperienza vissuta.

Ogni anno consentiremo ai nostri ragazzi di vivere direttamente questa esperienza. C’è la necessità di difendere la memoria, ma – come dicono i promotori dell’iniziativa – la memoria non si insegna, si pratica, si esercita. Chi ha partecipato al ‘Treno della Memoria’ ammette che, al ritorno, nulla è più come prima. Siamo certi che sarà così anche per i nostri due giovani che si accingono a partire. Al rientro, li ascolteremo, li ascolteranno tutti i ragazzi e le ragazze con i quali condivideranno le emozioni provate”.

Silvana Errico

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