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Brindisi: Procura della Repubblica. Operazione dei Carabinieri

Stamani all’alba a Brindisi, Fasano e nelle province di Bari e Caserta, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Brindisi, coadiuvati nelle fasi di localizzazione ed esecuzione dai Carabinieri della Compagnie di Triggiano, Altamura, Bari San Paolo e Maddaloni, con il supporto del Nucleo Cinofili di Modugno (BA), hanno dato esecuzione all’ordinanza cautelare n. 86/20 R.G.N.R. e n. 3784/21 R.G. G.I.P. applicativa della misura della custodia in carcere, degli arresti domiciliari e dell’obbligo di dimora, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi nei confronti di dodici individui[1] (uno sottoposto a custodia cautelare in carcere, sei agli arresti domiciliari e cinque all’obbligo di dimora) indagati per la loro attività di spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dall’aver commesso i fatti presso un istituto penitenziario.

Il citato G.I.P. ha condiviso l’impianto accusatorio formulato nella richiesta di misura dal Pubblico Ministero.In particolare, l’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi e condotta dal febbraio 2020 al marzo 2021dai militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Brindisi,con la preziosa e fattiva collaborazione della Polizia Penitenziaria di Brindisi, trae origine dalle informazioni assunte,proprio dai responsabili della Polizia Penitenziaria brindisina, circa l’introduzione nella struttura carceraria di telefonini, droga ed altro. L’indagine, effettuata sempre con la costante e attenta guida della Procura, si è sviluppata anche con il ricorso ad attività tecniche ed ha consentito di riscontrarechiaramente cinque episodi di spaccio di sostanze stupefacenti a carico di quattro detenuti e ottosoggetti esterni alla struttura carceraria. Infatti, sono stati effettuati alcuni riscontri all’interno del carcere che hanno consentito di rinvenire la sostanza stupefacente (cocaina e hashish). La sostanza stupefacente veniva introdotta nella Casa Circondariale attraverso “il lancio” dall’esterno ovvero nascosta in plichi/cartoline destinate ai detenuti e opportunamente modificate per nascondervi la sostanza stupefacente. In particolare:

È stato altresì accertato, infine, l’uso da parte di numerosi soggetti detenuti presso la Casa Circondariale di Brindisi di numerosi microtelefoni (comprensivi di SIM), introdotti all’interno del carcere mediante “il lancio” dall’esterno ed il successivo recupero da parte di detenuti lavoranti, che provvedevano alla consegna in favore dei detenuti interessati.

A causa dei continui sequestriera stato pianificato l’immissione dei telefonini e della sostanza stupefacente mediante l’utilizzo di droni, proposito fortunatamente non andato a buon fine.

Ad ulteriori riscontro dell’attività svolta, nel corso delle perquisizioni domiciliari effettuate stamani è stata rinvenuta presso l’abitazione di un indagato di Noicattaro, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari, un ingente quantitativo di hashish (tre kg. suddivisi in trenta panetti), e quindi il suddetto soggetto è stato anche arrestato in flagranza di tale reato e condotto in carcere.

L’ottima sinergia tra il Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Brindisi e la Polizia Penitenziaria di Brindisi ha consentito alla Procura di richiedere ed ottenere le misure oggi eseguite.


[1] Dei quali nove liberi e tre già agli arresti domiciliari.

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