FP CGIL Brindisi CLEOPAZZO CHIARA
Gli enti del Servizio Sanitario Nazionale vengono autorizzati a stabilizzare il personale assunto a tempo determinato durante l’emergenza. Ancora non c’è una stima ufficiale di quanti rientreranno nella misura, ma si parla di 33mila sanitari.
Gli enti del SSN possono assumere a tempo indeterminato, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale, il personale del ruolo sanitario e gli operatori socio sanitari che siano stati reclutati a tempo determinato con procedure concorsuali, e che abbiano maturato al 30 giugno 2022 alle dipendenze di un ente del servizio sanitario nazionale almeno 18 mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno 6 mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022. Il si alla stabilizzazione dei precari covid accoglie i lavoratori con grande soddisfazione.Un riconoscimento doveroso da parte del governo nazionale dopo tante aspettative create e promesse disattese”.
Da tempo – la FP CGIL BRINDISI sollecita adeguamenti dell’organico, cronicamente insufficiente e stressato da carichi di lavoro eccessivi e dal demansionamento dilagante. In tante manifestazioni organizzate si è rappresentato il dolore dei precari covid ovunque ed il diritto dei pazienti/utenti ad avere le cure migliori possibili.
La possibilità di stabilizzazione copre un arco temporale abbastanza ampio, dal 1° luglio 2022 fino al 31 dicembre 2023.
In coerenza con i piani triennali dei fabbisogni, le aziende avranno la possibilità di riservare una quota delle assunzioni al personale del ruolo sanitario del comparto e agli operatori socio sanitari che sono stati reclutati, a tempo determinato, con procedure concorsuali. Saremo ancora accanto ai tutti i precari che hanno lavorato in periodo covid per consolidare con questi nuovi requisiti la stabilità occupazionale tanto meritata. Intanto, i nostri uffici legali territoriali e provinciali sono già al lavoro per tutti gli esplicativi da relazionare ai lavoratori suscettibili della tanto sofferta stabilità occupazionale.
La stabilizzazione del personale precario oltretutto ha un duplice obiettivo: cambiare il paradigma del sistema sanitario, per non perdere un’occasione irripetibile, che ha generato sempre più lavoro precario colpendo in modo particolare le DONNE, rimettendo al centro dell’azione politico/amministrativa il lavoro buono e quindi la persona anche per ricostruire un clima di fiducia nei confronti di chi ha e sta affrontando l’emergenza sanitaria da covid 19; rimettere la sanità pubblica nelle condizioni di rispondere realmente alla tutela della salute dei cittadini dando continuità lavorativa e organizzativa al sistema sanitario attraverso la stabilizzazione del personale.
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