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Lecce: Arriva in libreria il romanzo dedicato alla vigilia di Natale di Bari di Cristiano Carriero

Una sinestesia di Bari. Il nuovo libro di Cristiano Carriero è un viaggio tra gli odori, il clima, i paesaggi e i suoni di una città che ha una tradizione unica: la vigilia di Natale, un’attesa che si fa rito di condivisione comunitaria. La città diventa casa e le sue strade si trasformano in salotti in cui amici e parenti chiacchierano, e non solo.  Il 24 dicembre a Bari si respira uno spirito di fratellanza che va oltre i legami di sangue. Cristiano Carriero, giornalista, comunicatore e imprenditore nato a Bari, lo imprime nelle pagine nel suo ultimo lavoro: “24 Dicembre” (LesFlâneurs Edizioni) già disponibile in versione ebook, il cartaceo arriverà in tutte le librerie dal 20 dicembre 2021.

“24 Dicembre” è nato in qualche modo lo scorso anno quando per la prima volta dal giorno in cui ha lasciato la sua città, Bari appunto, l’autore non ha potuto farvi ritorno per Natale a causa delle restrizioni dovute alla pandemia. In quell’occasione Carriero scrisse un post sul suo profilo Facebook, una lettera alla sua città che ha fatto il giro d’Italia. “C’è qualcosa di incredibilmente forte che ci lega, e se qualcuno mi avesse chiesto di scegliere, in passato, tra una spiaggia di un’isola caraibica o uno chalet di montagna per passare il Natale, io avrei comunque scelto te – scriveva -. Provando a spiegare a chi non ti conosce perché il 24 dicembre, a Bari, è sempre estate. È un fenomeno metereologico che non riesco a comprendere, però è così”.

Questo, e altri legami sono al centro del romanzo in cui Carriero narra la storia diErnesto e dei suoi tre migliori amici. Figli della borghesia barese, poco più che diciottenni, tutti molto diversi tra loro, i quattro ragazzi, alla vigilia di Natale del 2000, si fanno una promessa e decidono di darsi appuntamento “difronte alla Ricordi” il 24 dicembre di 20 anni dopo, nel 2021. Perché la vigilia del 2020 non c’è mai stata. Una promessa tra amici, consacrata da una donna. Ci sono quindi la storia dell’anarchico Sandro; quella di Giovanni, detto Monciccì, destinato a fare il dottore come il padre che vede due volte all’anno; quella di Francesco chiamato Fradecidono. E quella di Ernesto, il protagonista, che suona sulle navi da crociera e vive per anni senza mai conoscere l’inverno.  Nel mezzo una lunga lettera che Ernesto scrive a sua figlia rivelandole chi sono stati e cosa sono diventati lui e i suoi amici, gli amori, i tradimenti, le promesse non mantenute, le leggende sulla loro città, le attese, i viaggi, gli anni dell’infanzia, della giovinezza e dell’età adulta. L’amore per Alice, che vuole sentirsi donna prima ancora che madre.

24 Dicembre è un romanzo generazionale, di formazione e frustrazione per ciò che non è accaduto in un tempo così lungo, dedicato ad una città che sa identificarsi nel rito dell’attesa – di cui la Vigilia di Natale rappresenta l’espressione più alta – come poche, forse nessuna al mondo. È una storia che rimette in discussione il ministero della famiglia, i legami di sangue, la maternità e la fratellanza. Alla ricerca del momento esatto in cui si diventa adulti, anche se spesso non basta diventare padri, e nemmeno smettere di essere figli. Un intreccio di destini raccontato ad un’unica destinataria: la figlia Amaranta. Chi parte, chi resta, chi ritorna nella propria città. È, soprattutto, la storia di una generazione destinata a riportare tutto a casa”, racconta Carriero, autore del nuovo romanzo.

Carriero in questo libro ha il merito di riuscire a fotografare una generazione con il suo carico di grandi speranze e illusioni perdute, senza mai scivolare nella retorica melò, con un linguaggio fresco e pop. All’inizio del romanzo il giovane protagonista possiede quella dinamicità per interpretare una realtà in divenire dal momento che lui stesso, per natura, attraversa una fase transitoria sospesa tra l’età dell’innocenza e quella della ragione. Alla fine subentra la saggezza di chi ha vissuto la vita reale. Ogni passaggio, capitolo per capitolo, è segnato anche da un brano musicale scelto dall’autore per accompagnare la sua scrittura e richiamare le emozioni che quella musica e quel testo portavano con sé. Una scelta stilistica legata anche alla necessità di aiutare il lettore nell’orientarsi nei flashback del romanzo. La musica segue il protagonista nel suo percorso e lo stesso romanzo arriva al pubblico accompagnato da un componimento originale e inedito del musicista e compositore barese Fabrizio D’Elia che dal 2015 vive a Parigi. Un brano che accompagnerà il protagonista nel suo ultimo capitolo.

È una storia ambientata a Bari e che si legge bene in qualunque altra città. Scorrendo le pagine ci si imbatte in temi forti: la famiglia, non solo quella di sangue, ma quella allargata fatta degli affetti, delle presenze, degli amici; il poliamore; la fratellanza; l’attaccamento alla propria terra, alle proprie origini; la consapevolezza del lavoro e del dover lottare per trovare il proprio posto nel mondo e nella società.

24 Dicembre èil racconto di una provincia italiana e degli schemi sociali in cui sono cresciuti i 40enni di oggi, di chi vive alla periferia dei grandi centri e deve andar via per poi ogni tanto tornare, “salire al Nord” per poi “scendere” e poi di nuovo “salire”.  E alla fine scoprire che: “Non è una questione di dove vai, ma di chi scegli di diventare. E siamo tornati tutti, perché questa città non solo non ha colpe, ma ha il merito di averci aspettati”.

Cristiano Carriero, saggista per Hoepli, di cui è curatore della collana dedicata alla comunicazione, già autore di “Lutto Libero”, racconti dedicati alla perdita, e del romanzo “Domani no”, è giornalista, comunicatore, imprenditore. Insegna tecniche di narrazionea Scuola Holden e ha fondato a Bari La Content Academy dedicata alla formazione, ispirazione e specializzazione.

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