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Latiano – Madama: Sindaco Maiorano, che fine ha fatto il quadro della Chiesa del SS. Rosario?

         Riceviamo e pubblichiamo      

         Lettera aperta

        AL SIGNOR SINDACO   LATIANO

        ALL’ASSESSORE AL BILANCIO  LATIANO

        Il giorno 07 novembre 1984 la chiesa del S.S. Rosario, una volta restaurata, venne riaperta e riconsacrata al culto del popolo latianese, alla presenza dell’allora vescovo di Oria Mons. Armando Franco e del Sindaco pro tempore del comune di Latiano Tonino Papadia, così come si può rilevare dalla targa affissa nella parte destra in fondo alla stessa chiesa,  che recita “per volontà di popolo la civica amministrazione provvide al suo restauro”.

       La chiesa del S.S. Rosario, di proprietà del Comune di Latiano, era stata chiusa al culto dall’allora Commissario Straordinario del comune di Latiano Dott. Milella per danni pluviali che mettevano a rischio la pubblica incolumità dei cittadini.

     Per anni la chiesa  rimase chiusa al culto ed era destinata alla sua definitiva decadenza, fino a quando l’Amministrazione Comunale, capeggiata dall’allora Sindaco Rag. Franco Argentieri, non si prodigò nell’anno 1982, insieme ad alcuni consiglieri della maggioranza, ad inoltrare agli organi regionali competenti un progetto di massima di circa  300 milioni di lire, redatto dall’ing. Giovanni Panzuti.

      Nel mese di novembre 1982 l’allora Sindaco pro tempore del comune di Latiano sig. Crocifisso Gaglione ricevette dalla Regione Puglia Assessorato ai Lavori Pubblici un telegramma, con il quale veniva comunicata l’accoglimento e l’assegnazione del totale finanziamento di  300 milioni di lire richiesto per il restauro della chiesa S.S. Rosario di Latiano.

     Il Comune provvide con solerzia, grazie anche al fattivo interessamento del consigliere comunale nonchè assessore rag. Bruno Montanaro ad espletare tutti gli adempimenti a suo carico per la realizzazione dell’opera e commissionò all’allora pittore latianese Padre Agostino Caputi, monaco cistercense presso il santuario Maria S.S. di Cotrino di Latiano, un quadro nel quale si raffigurava  la Vergine del S.S. Rosario unitamente alla figura del concittadino Beato Bartolo Longo, da poco proclamato beato, per un importo di lire quattro milioni, che fu posto nella cornice esistente sul muro alle spalle dell’altare maggiore della stessa chiesa.

   Il suddetto quadro è rimasto  per diversi anni al suo posto fino a quando l’arciconfraternita del S.S. Rosario, alla quale era stata affidata la chiesa per uso liturgico, non ha ritenuto più opportuno collocare al posto del quadro, commissionato e pagato dal Comune al pittore Padre Agostino Caputi da Latiano, un quadro, da poco restaurato, raffigurante la Vergine del S.S. Rosario.

     Ora vengo a chiederti  che fine ha fatto il quadro, pagato dal Comune di Latiano ed eseguito dal pittore Padre Agostino Caputi, rimosso dal luogo in cui era stato collocato al momento della riapertura della stessa chiesa.

     Se l’arciconfraternita del S.S. Rosario ha ritenuto opportuno rimuovere il quadro da dove si trovava dal momento della sua riapertura al culto gradirei sapere se quella tela costata al comune 4 milioni delle vecchie lirette dove è andata a finire. E se non è il caso che quella tela anzichè marcire in qualche angolo sotterraneo venga invece esposta nella Pinacoteca del Comune.

      Nel contempo vista la vicenda ti chiedo se non sarebbe il caso di inventariare tutti i beni del comune in modo che se ne abbia piena contessa in un registro apposito?

     In attesa di un cortese cenno di riscontro in merito porgo distinti saluti

                                                                    VITTORIO MADAMA

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