San Vito dei N.nni: Barocco Festival Leonardo Leo, Quattro Concerti per Organo. Cultura Eventi Primo Piano 17 Novembre 2021 La XXIV edizione del Barocco Festival Leonardo Leo integra quattro appuntamenti tra novembre e dicembre, un complemento musicale pensato dal direttore artistico della rassegna, M.O Cosimo Prontera, per valorizzare giovani esecutori e il patrimonio organario storico (e non) del territorio, oltre che per divulgare la conoscenza della musica organistica. «L’organo è l’unico strumento sul quale è possibile mantenere una nota tanto a lungo da produrre un’impressione di tempo e di eternità», diceva l’organista francese Olivier Messiaen. E forte di tanta meraviglia, tra le pagine polifoniche dei maestri tedeschi, i giochi coloristici degli autori francesi e il repertorio “sinfonico”, il programma restituisce attenzione all’organaria e invita a un’ulteriore conoscenza dei tanti preziosi strumenti che arricchiscono la nostra terra. Il Festival, curato dal «Centro studi e documentazione Leonardo Leo», è prodotto dal Ministero della Cultura e dalla Regione Puglia – Presidenza del Consiglio -, dalle Città di San Vito dei Normanni e Brindisi, con la partecipazione dei main partner Intesa Sanpaolo ed Enel, della Camera di Commercio di Brindisi, e il patrocinio del Conservatorio di Potenza «Gesualdo da Venosa». Si comincia venerdì 19 novembre, con inizio alle ore 19, nella chiesa della Pietà a San Vito dei Normanni: protagonisti Rocco Alessio Corleto all’organo e Luca Marino all’oboe per le musiche di Leonardo Leo, Jeremiah Clarke, Jan Pieterszoon Sweelinck, William Byrd, Georg Philipp Telemann, Girolamo Frescobaldi e Jean-Joseph Mouret. L’oboe torna a suonare in questo prezioso e affascinante affresco dedicato alla letteratura per organo di epoca barocca. Il programma è un autentico compendio delle forme strumentali in uso in Europa. Si passa dalle composizioni didattiche alla suite, al concerto, alla toccata, alle variazioni su bassi ostinati di danze popolari, alla sonata, forma compositiva che nel Seicento aveva un’articolazione fluida e una destinazione aperta all’esecuzione da parte di organici strumentali diversi. Secondo appuntamento a Brindisi nella chiesa di San Vito Martire martedì 30 novembre, alle ore 19. All’organo Carmine Lavinia con un programma che abbraccia composizioni di Leonardo Leo, Girolamo Frescobaldi, Giovanni Salvatore, Nicolaus Bruhns, Johann Sebastian Bach e Marco Enrico Bossi. La Fantasia e Fuga BWV 542 rimane una tra le pagine iconiche della produzione bachiana: il grande musicista dei concerti brandeburghesi, maestro indiscusso dell’organo, compose questo capolavoro subito dopo la morte dell’amatissima moglie Maria Barbara, giunta nel 1720. La grande e meravigliosa drammaticità della Fantasia, che evoca questo evento così doloroso, inizia con un gioco virtuosistico accompagnato da accordi dissonanti che evocano il dramma. La rassegnazione è interrotta da un ritorno alla drammaticità che stempera il dolore nella perfezione dell’armonia e mostra chiaramente l’elevarsi dell’anima di Bach verso il pensiero di Dio. Ancora Bach nel concerto per organo di Roberta Lovallo, in programma a Brindisi venerdì 3 dicembre alle ore 19, nella chiesa di San Leucio Protovescovo (quartiere Minnuta). Musiche di Leonardo Leo, costante del Festival dedicato al genio di San Vito dei Normanni, di César Franck e Max Reger, regalano ancora una volta l’altezza monumentale dell’organo attraversando i secoli dal Settecento al Novecento. Al tempo di Bach l’organo era considerato lo strumento di accompagnamento del corale più affine alla voce umana, pertanto subentrava nel rito affiancando il canto fino ad avere un ruolo di primo piano nella liturgia. Ci si accorse che l’organo non è altro che un coro al quale mancano le parole e ciò, nel periodo preso in esame, orientò fortemente lo stile della musica organistica. La finestra invernale del Barocco Festival dedicata ai giovani musicisti si conclude giovedì 16 dicembre, alle ore 19, a San Vito dei Normanni nella Basilica di Santa Maria della Vittoria. Marta La Gala, con la partecipazione di Roberta Lovallo, sfoglierà alcune tra le più pregevoli pagine organistiche del repertorio di Leonardo Leo, Johann Sebastian Bach, César Franck e Gustav Adolf Merkel, autori attivi tra il Settecento e l’Ottocento. Due secoli nei quali il ruolo dell’organo è riconsiderato sotto vari punti di vista: per gli equilibri fonici, per le disposizioni spaziali del solista e dell’organico orchestrale, per gli aspetti di concertazione. Il concerto attraversa un arco musicale dal Barocco al Romanticismo volgendo l’orecchio alla scuola organistica tedesca come fulcro di un concerto che celebra ancora una volta un’immensa costruzione teologica sonora come Johann Sebastian Bach. Per restare aggiornato con le ultime news seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook e iscriviti al nostro canale YouTube.Per scriverci e segnalarci un evento contattaci! Condividi!