Via libera al percorso ciclabile (finanziato con 800 mila euro) e alla gara per i lavori
Con la determina n. 957 del 27 ottobre, a firma del dirigente dell’area funzionale 1 Cosimo Pellegrino, è stato approvato il progetto esecutivoredatto dall’ingegnera Federica Rainò e relativo a un percorso ciclabile in grado di “cucire” le arterie ciclopedonali e connettere in maniera strategica la città al mare. Un progetto finanziato con 800 mila eurodel P.O.R. – POC Puglia 2014-2020 – Asse IV – Azione 4.4 “Avviso Pubblico per la selezione di interventi finalizzati alla realizzazione di reti percorsi ciclabili e/o ciclopedonali in aree urbane e suburbane”. Con la stessa determina, inoltre, è stata indetta la gara per i lavori tramite procedura negoziata.
La Nardò ciclabile, dunque, a breve estenderà la propria rete ad aree suburbane e marine, assumendo anche connotati turistici ed escursionistici. I nuovi percorsi si snoderanno tra strade urbane a medio e basso traffico, percorsi secondari in battuto e un asse viario di collegamento tra nucleo cittadino e località balneari. Per un totale di 6,3 km che si aggiungono ai preesistenti 14,4 km per un totale di oltre 20 km di percorsi di mobilità ciclabile per la città, che vanno a formare quasi una “bicipolitana”.
Il primo tratto èvia Antico, breve strada di collegamento tra l’ultimo tratto della pista di via Caduti di Nassiriya e l’Urban Park.
Il secondo tratto inizia dalla rotatoria tra via Cuoco e via Bonfante e termina lungo corso Italia. La nascente cittadella dello sport in via Cuoco (riqualificazione del polivalente e realizzazione del palazzetto) determinerà un notevole incremento di utenze in quest’area.
Il terzo segmento sarà su via Leuzzi, l’asse viario principale tra la città e la costa, che coincide interamente con la Ciclovia dei Tre Mari. Prende avvio dalla congiunzione con via Caduti di Nassiriya e prosegue per 2,5 kmkm fino ad Oasi Tabor.L’asse è un elemento nevralgico per l’efficace connessione tra città e mare e l’obiettivo è offrire un’alternativa alla mobilità veloce per tutti quegli utenti, locali o turisti, che per necessità, opportunità o scelta personale intendono avvalersi di percorsi a modalità lenta. Ciò comporterà una novità in termini di riduzione dell’impatto ambientale e incremento della sostenibilità e della qualità dell’aria. Inoltre, “Posto di Blocco”, punto cruciale dell’intermodalità per la città, ospita la fermata del trasporto pubblico locale che conduce gli utenti verso le marine di Santa Caterina e Santa Maria al Bagno. L’intermodalità potrà così ulteriormente svilupparsi grazie all’alternanza bicicletta-autobus oltre che automobile-autobus.
Il quarto tratto connetterà l’Urban Park a via Masserei (tracciato storico della Via Sallentina) lungo via vecchia Incoronata per circa 1 km, incrociando la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese. Si tratta di un tratto in parte asfaltato e in parte sterrato, che sarà riqualificato valorizzando il suo potenziale paesaggistico e turistico e che potrà essere impiegato come alternativa ai percorsi verso le marine (attraverso la diretta connessione con via Masserei e via La Riggia, infatti, sarà possibile raggiungere Portoselvaggio o Torre Inserraglio intercettando la litoranea).
L’ultimo tratto, infine, sfrutterà via Taverna, che sarà riqualificata, per mettere in connessione via Leuzzi, l’area delle Cenate, gli antichi sentieri della Via Sallentina e la costa.
Tutto il percorso, oltre le opere prettamente edilizie, sarà arricchito da panchine, rastrelliere per biciclette e cestini portarifiuti.
Nel complesso il progetto sviluppa 700 metri su infrastruttura ciclabile dedicata, 2,1 km su percorso ciclopedonale in sede propria, 1,9 km su percorso promiscuo veicolare e ciclabile su fondo naturale, 1,2 km di percorso ciclo-escursionistico. Di fatto, crea una connessione strategica tra istituti scolastici (scuola dell’infanzia di via Marinai d’Italia e istituto “Moccia”), luoghi a valenza culturale (Museo del Mare Antico e area delle Cenate), parchi (Urban Park e Portoselvaggio), impianti sportivi (cittadella dello sport), luoghi di culto (chiesa dell’Incoronata, chiesa delle Cenate), tracciati ciclabili (Ciclovia dei Tre Mari, Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, Via Sallentina), fermate del trasporto pubblico locale e regionale.
“Con questo intervento – annuncia il sindaco Pippi Mellone – portiamo Nardò al passo delle città più ciclabili d’Italia, aggiungendo un tassello cruciale per la vivibilità e per collegare in modo alternativo e sostenibilel’area urbana al mare, connettendo scuole, uffici, stazione, centro storico, chiese, musei. Anche questo cantiere, da 800 mila euro, è completamente finanziato dalla Regione con risorse a fondo perduto. Stiamo rivoluzionando Nardò, intercettando finanziamenti, richiamando investimenti e creando lavoro e benessere. Questa è la nostra rivoluzione: la rivoluzione dei fatti!
“Non vediamo l’ora di aprire anche questo cantiere e di consegnare ai neretini un’altra opera strategica – aggiunge l’assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti – cioè il percorso ciclabile di completamento della rete urbana e suburbana, che consentirà di andare in bicicletta in sicurezza dal centro della città sino alle marine. Un altro traguardo per la città, per la sua vivibilità, per chi ama scoprirla in modo lento, in generale per chi ama spostarsi in bicicletta. Un risultato coerente con la nostra visione e il grande sforzo di programmazione che facciamo ogni giorno”.
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