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Galatina: Festival “Viva la Pappa col Pomodoro”

Domus Artist Residency continua la sua stretta collaborazione con il Comune di Galatina e da quest’anno è in sinergia con il Polo Biblio Museale di Lecce.

IL TEMA
Dopo la precedente edizione incentrata sul concetto di cura attraverso la trasformazione di San Paolo guaritore in icona pop, Domus Artist Residency, associazione attiva a Galatina in ambito di ricerca, mobilità internazionale e arte contemporanea, ritorna con una tre giorni, dal 18 al 20 luglio, di talk pubblici e un programma di videoinstallazioni e dedica la sua sesta edizione al tema del pomodoro, la sua produzione e le dinamiche che ruotano intorno a questo alimento importante, chiamando a raccolta – tra Italia, Francia e bacino del Mediterraneo – ospiti dal mondo delle istituzioni museali, dell’arte, dell’attivismo e associazionismo e del mondo accademico.

Il titolo di questa edizione è un gioco semantico che parte proprio dalla tradizionale “pappa col pomodoro” una semplice zuppa di pomodoro con il pane. Nel 1965 le radio e le tv iniziano a trasmettere “ Viva la pappa col pomodoro”, composta dalla regista e attrice italiana Lina Wertmüller, insieme al compositore Nino Rota, interpretata dalla cantante Rita Pavone; la canzone, entrata nella storia della musica italiana e nell’immaginario collettivo, racconta di un popolo affamato e assetato di rivoluzione, facendo riferimento a un piatto contadino a base di pomodori, olio e basilico. Ma da dove provengono gli ingredienti di questa semplice e popolare ricetta?
Come e da chi vengono coltivati, raccolti, venduti e mangiati i pomodori?
In un mondo sempre più sensibile alle emergenze ecologiche, mangiare verdure è davvero un modo più sostenibile di alimentarsi?


IL PROGRAMMA

Queste le riflessioni sui quali si confronteranno gli ospiti del progetto, intorno a tavoli pubblici, tra il 18 e il 20 luglio, in luoghi centrali del dibattito culturale nel Salento: Il Polo Biblio Museale di Lecce, con la Biblioteca Bernardini; il centro storico di Galatina con i palazzi storici Gorgoni ed Orsini e la sede di Domus, dimora suggestiva in cui, per tutto l’anno, si articola un corposo programma di residenze internazionali.

Attraverso questo programma di incontri e tavoli pubblici, a partire dalla giornata di giovedì 18 luglio fin dalla mattina, nella sede di Domus in Via Arco Cadura 15, e poi nei successivi giorni, sia a Lecce negli spazi della Biblioteca Bernardini, che nel centro storico di Galatina, si vogliono affrontate diverse riflessioni trasversali, toccando l’arte contemporanea, il rapporto tra “cibo” e arte e le condizioni professionali dei braccianti, spesso persone migranti pagate circa 1/3 euro l’ora, col fine ultimo di analizzare la tensione tra le sfide ecologiche e l’impatto del capitalismo globalizzato sul cibo e l’industria agroalimentare. Come si posizionano gli artisti? Quali proposte vengono avanzate dalla ricerca in scienze umane e sociali e quali dal mondo dell’arte? I tre giorni di dialogo informale e interdisciplinare a Galatina e a Lecce culmineranno in una serata, quella di sabato 20 luglio, di proiezioni video di artisti internazionali selezionati dagli ospiti in programma, per scoprire grandi autori e curatori in luoghi suggestivi del centro storico di Galatina, tra Piazzetta Orsini, Palazzo Gorgoni e Palazzo Orsini.


I luoghi e gli orari di ogni giornata e attività, dal 18 al 20 luglio, sono consultabili nel dettaglio sul sito di Domus:
https://www.domus-artistresidency.com/



GLI OSPITI

Comitato scientifico: Rafael Pic – Marta Ponsa; Rafael Pic (Caporedattore di ‘Le Quotidien de l’art’); Marta Ponsa (Storica dell’arte, responsabile dei progetti artistici e delle attività culturali del Jeu de Paume); Luigi De Luca (Direttore del Museo Castromediano di Lecce e coordinatore dei poli biblio-museali della Regione Puglia); Brizia Minerva (Storica dell’arte e curatrice presso il Museo Castromediano); Julie Chaizemartin (Reporter del progetto per la stampa internazionale ); Fiammetta Fanizza (Professoressa associata in sociologia dell’ambiente e del territorio, Università di Foggia); Lynda Dematteo (Antropologa e politologa, docente e ricercatrice all’EHESS, Parigi);Anna Caputo (Presidente Arci Lecce Solidarietà); Sergio Longo (Presidente Slowfood Puglia); Frédérique Desbuissons (Docente di storia dell’arte all’Université de Reims Champagne-Ardenne); Nicolas Surlapierre (Direttore museo Mac Val, Parigi); Fabrice Gaignault (Caporedattore della rivista Transfuge); Angelo Cleopazzo (Co-fondatore Associazone Diritti a Sud); Eugenio Viola (Direttore artistico del Museo d’Arte Moderna di Bogotà, Colombia); Anissa Touati (Curatrice indipendente transnazionale)
Fabien Danesi (Direttore FRAC, Corsica); Cosimo Terlizzi (Regista, fotografo, video artista); X Farm (Associazione che promuove progetti di arte pubblica attraverso l’agricoltura); Luigi Coppola (Artista e agroecologo); Luca Coclite (Artista); Giacomo Cavalera (Contadino attivo, fondatore di Seminazioni); Giuseppe Pezzulla ( regista e autore); Felipe Pasini (Biologo fondatore di Amadeco);Lorenzo Madaro (Curatore, Docente di Storia dell’arte contemporanea, Accademia di Belle Arti di Brera, Milano);

IL PROGETTO
Domus, fondata nel 2019 e interamente dedicata al Mediterraneo, si definisce attraverso un approccio trasversale, inclusivo ed ecofemminista. Domus è un progetto internazionale dedicato alla ricerca, alla creazione e alla condivisione di pratiche e conoscenze attraverso la partecipazione di ospiti locali e internazionali. Domus intende promuovere la ricerca nel campo dell’arte contemporanea attraverso riflessioni interdisciplinari e dialoghi transnazionali su temi chiave strettamente legati alla geografia mediterranea: identità di genere, ambiente e flussi migratori.

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